FONDO REGIONALE PER LA CRESCITA IN CAMPANIA – 2024

FONDO REGIONALE PER LA CRESCITA IN CAMPANIA – 2024

La Regione Campania, attraverso le risorse del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (POR Campania FESR), ha istituito uno strumento di sostegno alla competitività del sistema produttivo della Campania che ha messo a disposizione delle piccole e micro imprese e dei liberi professionisti risorse per migliorare, attraverso la ristrutturazione, la razionalizzazione e l’ammodernamento degli impianti e dei processi produttivi, il posizionamento sul mercato, favorendo anche la transizione energetica e digitale.

IL FONDO REGIONALE CRESCITA CAMPANIA FINORA

Nelle edizioni precedenti, il Fondo FRC ha avuto un impatto notevole, erogando più di 273 milioni di euro a favore di 2.282 imprese e 490 professionisti. Questi fondi hanno permesso di realizzare progetti significativi nei campi della digitalizzazione, della sostenibilità ambientale e sociale, e dell’innovazione organizzativa. Questi investimenti hanno contribuito a migliorare la competitività e l’efficienza delle imprese beneficiarie, distribuite equamente attraverso il territorio campano, con una presenza marcata in tutte le province.

L’Avviso mira ad agevolare i seguenti interventi:

– DIGITALIZZAZIONE E INDUSTRIA 4.0;

– SICUREZZA E SOSTENIBILITÀ SOCIALE E AMBIENTALE;

– NUOVI MODELLI ORGANIZZATIVI.

CHI SONO I BENEFICIARI E REQUISITI DI AMMISSIBILITÀ?

– PMI costituite ed iscritte nel Registro delle imprese della Camera di Commercio competente per il territorio da almeno 12 mesi antecedenti alla data di pubblicazione dell’ avviso sul BURC;

– Liberi professionisti che siano titolari di Partita IVA da almeno 12 mesi antecedenti la data di pubblicazione dell’ avviso sul BURC.

I beneficiari devono disporre di almeno una unità locale nella Regione Campania in cui l’impresa realizza abitualmente la propria attività, sede nella quale deve risultare attivato il codice ATECO relativo all’intervento e dove saranno stabilmente collocati i beni.

  • Per le imprese iscritte al Registro Imprese, l’unità locale deve risultare dalla visura camerale, mentre per i liberi professionisti deve risultare dal certificato di attribuzione della partita IVA;
  • Occorre avere la piena disponibilità dell’immobile nell’ambito del quale viene realizzata l’iniziativa (proprietà, locazione, uso, usufrutto, comodato, diritto di superficie, etc.).

Qualora la sede operativa ove si intende realizzare l’intervento proposto non sia ancora attiva, il proponente, alla data di presentazione della Domanda, si impegna ad attivarla sul territorio regionale, entro la data di richiesta del I SAP.

QUALI SONO GLI INTERVENTI AMMISSIBILI?

  1. DIGITALIZZAZIONE E INDUSTRIA 4.0, investimenti materiali e immateriali per la transizione 4.0 che prevedono:
  • acquisizione di strumentazione informatica aggiornata e applicazioni digitali;
  • creazione/ottimizzazione sistemi digitali per la raccolta dei dati aziendali;
  • innovazioni tecnologiche, organizzative, di processo e di prodotto

    2.    Sicurezza e sostenibilità sociale e ambientale, investimenti finalizzati ad accrescere la performance ambientale e sociale dell’impresa garantendo la salute e la sicurezza degli operatori;

    3.     Nuovi modelli organizzativi, investimenti tesi alla riorganizzazione dei processi aziendali attraverso l’introduzione di nuove soluzioni gestionali, di impianti e attrezzature volti a aumentare la produttività e la performance economica.

GLI INTERVENTI PROPOSTI DEVONO PREVEDERE UN PROGRAMMA DI SPESA COMPRESO TRA UN IMPORTO MINIMO DI 30.000,00 EURO E UN IMPORTO MASSIMO 150.000,00 EURO.

QUALI SONO LE SPESE AMMISSIBILI?

Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:

  • Impianti e macchinari, i beni devono essere nuovi di fabbrica, strettamente necessari e funzionali al ciclo produttivo e a servizio esclusivo dell’attività oggetto delle agevolazioni;
  • Opere di impiantistica, funzionali al miglioramento dell’efficienza e all’adeguamento dell’unità locale oggetto dell’intervento, e alla riduzione delle barriere architettoniche. Tali spese sono ammesse nel limite del 10% dell’investimento complessivo ammissibile;
  • Servizi funzionali alla risoluzione di problematiche gestionali, tecnologico, organizzativo, commerciale, produttivo e finalizzato al miglioramento delle performance ambientali e/o sociali e del posizionamento competitivo. (conseguimento delle certificazioni connesse ad interventi di sicurezza e sostenibilità sociale ed ambientale) che concorrono alla definizione del punteggio. Tali spese sono ammesse nel limite massimo del 30% dell’investimento complessivo ammissibile;
  • Software, sistemi, piattaforme, applicazioni e programmi informatici funzionali alle esigenze gestionali e produttive dell’intervento;
  • Spese amministrative, spese per studi di fattibilità. Tali spese sono ammesse nel limite massimo del 10% dell’investimento complessivo ammissibile.

ENTITA’ DI AGEVOLAZIONE?

Le agevolazioni sono concesse nella forma di strumento finanziario misto, a copertura del 100% del programma di spesa ammissibile e ripartite come segue:

– 50% delle spese ammissibili, a titolo di contributo a fondo perduto;

– 50% delle spese ammissibili, a titolo di finanziamento a tasso zero.

COSA PREVEDE IL FINANZIAMENTO E COSA DOBBIAMO ASPETTARCI

L’avviso prevede le seguenti condizioni:
– Durata complessiva: 6 anni
– Rimborso: con 20 rate trimestrali posticipate a quote capitale costanti (ammortamento italiano)
– Preammortamento di 12 mesi di differimento decorrenti dalla data di erogazione dell’anticipazione
– Tasso di interesse: 0%
Garanzie personali e/o reali prestate dai soggetti e con le modalità previste dall’Avviso.

Al momento, le uniche informazioni certe sul Fondo Regionale  Crescita Campania 2024 riguardano l’importo totale e il suo stanziamento entro quest’anno. Essendo una “seconda edizione”, ovvero il rifinanziamento di una misura già esistente, è plausibile che le spese ammissibili possano subire delle piccole modifiche (sulla base delle richieste dell’edizione precedente), ma è probabile che le modalità di accesso al fondo rimangano invariate.

Nella scorsa edizione una volta presentata  la domanda di finanziamento veniva esaminata e, se superava una soglia minima di punteggio basata su criteri prestabiliti, procedeva alla fase di verifica e approvazione finale. Le domande che superavano tutte le fasi di verifica ricevevano l’accesso ai fondi, distribuiti secondo le necessità specifiche del progetto approvato.

Al momento non ci sono ancora notizie certe sulla data di uscita del nuovo Fondo Regionale per la Crescita in Campania, ma il momento sembra essere vicino.