IL RATING D’IMPRESA

IL RATING D’IMPRESA


Con l’avvento delle regole di Basilea2 prima  e Basilea3, le banche per concedere dei finanziamenti alle imprese effettuano preventivamente delle valutazioni  dei clienti utilizzando metodologie statistiche e previsionali, osservando l’andamento delle aziende nel passato, la loro redditività, la loro solvibilità e la loro liquidità.

Le informazioni qualitative, quantitative e previsionali a disposizione della banca vengono riassunte nel “RATING”: un giudizio sintetico dell’affidabilità creditizia dell’azienda e della sua capacità di rimborsare il debito alla scadenza.

In che modo il rating influenza la possibilità di accedere a finanziamenti?

Un rating elevato posseduto dall’impresa indica rischi minori per la banca e quindi minori tassi di interesse applicati sul prestito. Al contrario, punti di debolezza finanziari o economici determinano un rating basso, classificando le aziende come “rischiose” e, di conseguenza, pagano tassi di interesse proporzionalmente più alti a danno della competitività. Nei casi peggiori, subiscono una valutazione negativa sull’accesso al credito.

Oggi, sempre di più nelle misure di sostegno pubblico agli investimenti l’accesso alle agevolazioni è basata sul sistemi di rating. Pertanto, la valutazione della capacità dell’impresa di rimborsare il finanziamento rappresenta un elemento imprescindibile per consentire l’accesso alle agevolazioni.

Per tale motivo, conoscere, monitorare e migliorare il rating della propria azienda rappresenta quindi un fattore indispensabile per poter accedere ai finanziamenti e nel contempo risparmiare costi.
Intervenire su quegli elementi critici che peggiorano il profilo di rating dell’impresa deve rappresentare una priorità per le aziende che intendono accedere al credito.

Ottenere una buona valutazione e mantenerla nel tempo rappresenta un obiettivo strategico, in quanto da questo dipende l’ottenimento del credito a condizioni vantaggiose e di conseguenza lo sviluppo dell’attività.

Come migliorare il rating d’impresa

Il rating non è immutabile ma può variare di anno in anno.

La strategia aziendale che può essere messa in atto offre la possibilità ad esempio di fotografare lo stato attuale dell’azienda da vari punti di vista. Il tipico esempio è quello inerente il mercato su cui compete l’impresa, al fine di consentire alla direzione imprenditoriale di capire, soprattutto, quali siano le aree di investimento della concorrenza, come l’azienda ed i più stretti collaboratori della direzione percepiscono il posizionamento ed, infine, su quali leve strategiche concentrare l’attenzione.

Col tempo è possibile instaurare una visione strategica che si traduce inevitabilmente in una serie di azioni volte ad individuare i punti di debolezza e gli squilibri patrimoniali, finanziari ed economici dell’impresa che porterebbero ad un rating insufficiente, indicando i punti di forza su cui agire e delineando le soluzioni più idonee da intraprendere per incrementare il rating

In tal senso quindi, la consulenza aziendale è volta a supportare il cliente nella pianificazione, nel monitoraggio e nella risoluzione delle problematiche evidenziate, con l’obiettivo di incrementare la possibilità di accesso al credito e di ridurre il costo del denaro in un’ottica di consolidamento e di sviluppo dell’azienda.

Dr. Roberto Desiderio – Dottore Commercialista

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