
MULTIATTIVITA’ REGIME FORFETTARI.
Spesso, quando si apre partita Iva, ci si chiede se è possibile svolgere due attività con la stessa partita Iva, se è possibile aprire una partita Iva con diversi codici Ateco e come funziona in tal caso il regime forfettario.

In questi casi si parla di MULTIATTIVITA’ REGIME FORFETTARI.
In sede di apertura della partita Iva occorre indicare l’attività che si intende esercitare indicando il codice Ateco appropriato. Può accedere che un soggetto voglia svolgere più di un’attività (come ad esempio di un artigiano che apre un eCommerce). In questo caso per ogni attività occorrerà indicare uno specifico codice Attività.
MA COS’E’ IL CODICE ATTIVITA’?
Il codice azienda è il numero che identifica il tipo di attività economica di un soggetto che ha aperto una partita iva. In effetti, il codice azienda corrisponde al codice ateco, di cui in effetti è un sinonimo. Il codice azienda è una sequenza alfanumerica che permette di stabilire a quale “ramo” appartiene l’attività che esercita chi ha aperto una partita iva. Al momento dell’apertura della partita iva, ciascun imprenditore o professionista potrà indicare autonomamente il codice azienda che identifica la propria attività, scegliendo tra quelli messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate.
A una singola partita iva, poi, possono essere attribuiti anche più codici Ateco. È il caso delle aziende o dei privati che svolgono più attività contemporaneamente. In questo caso parliamo di multiattività.
E COME FUNZIONA LA MULTIATTIVITA’ NEL REGIME FORFETTARIO?
Anche per coloro che adottano il regime forfettario è possibile avere una partita iva in multiattività. Tuttavia vi sono delle regole particolari da rispettare per:
- Verificare il limite annuo dei ricavi da non superare per la permanenza nel regime;
- Determinare il reddito imponibile ai fini dell’imposta sostitutiva, ai fine delle imposte dirette.
Pertanto, un soggetto che svolge diverse attività e adotta il regime forfettario è tenuto comunque a verificare la permanenza nel regime agevolato.
LEGGE DI BILANCIO 2023: NOVITA’ PER IL REGIME FORFETTARIO
La legge di Bilancio 2023 ha incrementato da 65.000,00 a 85.000,00 euro la soglia per l’accesso/permanenza al regime forfettario (e, quindi, dell’applicazione dell’imposta sostitutiva del 15%). A differenza del passato, però, le nuove norme prevedono l’immediata cessazione dal regime, e quindi perdita degli effetti dell’agevolazione in caso di superamento del limite di 100.000,00€ di ricavi o compensi.
COSA SUCCEDE IN DICHIARAZIONE DEI REDDITI?
In sede di dichiarazione dei redditi, il contribuente deve indicare tutte le attività esercitate inserendo in ogni riga il codice Ateco di ciascuna delle attività svolte, precisando per ogni attività il relativo fatturato conseguito. Ma occorre distinguere tra:
- Attività dello stesso settore: occorre quindi compilare un solo rigo, indicando il codice Ateco dell’attività principale;
- Attività di settori diversi: in questi casi deve essere compilato un rigo per ciascun gruppo di settore. Infatti, ai diversi codici Ateco corrisponderà un diverso coefficiente di redditività.
Dr. Roberto Desiderio – Dottore Commercialista
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